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Oliver onions - sweet lady blue 3 года назад


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Oliver onions - sweet lady blue

Oliver onions - sweet lady blue ... Ecco il mio video, ed ecco alcune informazioni: La Perla di Labuan è l'epiteto con cui si fa riferimento nei romanzi di Emilio Salgari al personaggio di Lady Marianna Guillonk, la fanciulla amata da Sandokan, l'eroe del ciclo indo-malese dello scrittore. Il nome deriva dal poema di Raja Indera Mahkota sulla perdita di Labuan da parte del Brunei: Syair Rakis o "La perla perduta". Il loro era un amore "impossibile" poiché Lady Marianna era nipote di un lord inglese (James Guillonk), stretto collaboratore del governatore James Brooke, detto "lo sterminatore dei pirati", ovvero l'antagonista per eccellenza del pirata della Malesia.Il nome della ragazza ricorda quello di Lady Marian, la fanciulla amata da Robin Hood, prototipo dell'eroe fuorilegge cui si ispira il personaggio di Sandokan. L'epiteto "Perla di Labuan" deriva dalla località di Labuan. Vicende legate al personaggio : Secondo le indicazioni che si ricavano nei romanzi, Lady Marianna era nata in Italia, in una località imprecisata sul golfo di Napoli, da madre italiana e da un lord inglese, ma sarebbe rimasta ben presto orfana e affidata, a undici anni, al solo parente rimastole, lo zio James Guillonk, che la portò con sé nel Borneo. Così la descrive Salgari: «Era una fanciulla di sedici o diciassette anni, dalla taglia piccola, ma snella ed elegante, dalle forme superbamente modellate, dalla cintura così stretta che una sola mano sarebbe bastata per circondarla, dalla pelle rosea e fresca come un fiore appena sbocciato. Aveva una testolina ammirabile, con due occhi azzurri come l'acqua del mare, una fronte d'incomparabile precisione, sotto la quale spiccavano due sopracciglia leggiadramente arcuate e che quasi si toccavano. Una capigliatura bionda le scendeva in pittoresco disordine, come una pioggia d'oro, sul bianco busticino che le copriva il seno...» (Descrizione del personaggio, Emilio Salgari, Le tigri di Mompracem.) Le vicende che la riguardano sono contenute soprattutto ne Le tigri di Mompracem, romanzo imperniato proprio sull'amore di Sandokan per Lady Marianna e la lotta da lui condotta per portarla via allo zio. Dopo averla conquistata, il pirata annuncia la fine della propria attività piratesca e si dirige, con colei che diverrà sua sposa, all'isola di Giava[2]. La bella storia sarà però destinata a durare poco poiché Marianna morirà di colera poco tempo dopo e verrà sepolta nella città di Batavia. Le avventure del romanzo successivo (I pirati della Malesia) si svolgono quando lei è morta già da due anni.Sandokan ricorderà sempre la sua perduta sposa, e in suo onore battezzerà le migliori imbarcazioni della sua flotta: la "Perla di Labuan" e la "Marianna". «La "Perla di Labuan", con la quale il capo dei pirati di Mompracem stava per intraprendere l'audace spedizione, era uno dei più grandi e belli prahos tra quelli che solcavano gli ampi mari della Malesia. Stazzava centocinquanta o centosessanta tonnellate, il triplo dei prahos ordinari. Strettissima aveva la carena, svelte le forme, alta e solida la prua, fortissimi gli alberi e amplissime le vele, i cui pennoni non misuravano meno di sessanta metri. A vento largo, doveva filare come una rondine marinara e lasciarsi di gran lunga indietro i più rapidi steamers e i più veloci velieri d'Asia e d'Australia.» (Descrizione della "Perla di Labuan", Emilio Salgari, I pirati della Malesia) La "Perla di Labuan" ebbe vita breve, in quanto fu fatta affondare dallo stesso Sandokan per avere il pretesto di salire, come naufrago, sull'"Helgoland" e impadronirsene. Quanto alla "Marianna", che avrà vita più lunga, è attiva per tutto il romanzo Le due tigri e finisce la propria esistenza, ormai vecchia, solo alla fine de Il Re del Mare; dalla descrizione che ne fa Salgari appare molto simile alla "Perla": Sembrava un veliero malese, dalle dimensioni straordinarie delle sue vele, la cui superficie era immensa, però lo scafo non era precisamente simile a quello dei prahos, non essendo provvisto di bilancieri per appoggiarsi meglio sulle onde quando le raffiche aumentano di violenza, né avendo al centro quella tettoia che chiamasi attap. Anzi era costruito, a quanto pareva, con lamine di ferro anziché di legno, non aveva la poppa bassa, la tolda era sgombra e poi stazzava tre volte di più dei prahos ordinari, i quali di rado hanno una portata di cinquanta tonnellate. (Descrizione della "Marianna", Emilio Salgari, Le due tigri)«- Yanez - rispose Sandokan con voce triste, - ti ricordi ciò che disse una sera, sotto la fresca ombra di un maestoso durion, mia moglie? - Sì, me lo ricordo. "Sandokan, mio prode amico, ti disse, ho una cugina che idolatro nella lontana India. È figlia d'un fratello di mia madre"» (Emilio Salgari, I pirati della Malesia.) Il ricordo di Marianna Guillonk riappare in molte occasioni anche perché un'altra eroina, Ada Corishant, amata da Tremal-Naik e al centro di lunghe avventure, era la figlia di un fratello della madre di Marianna, il capitano

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