Русские видео

Сейчас в тренде

Иностранные видео


Скачать с ютуб 3 - Dario Fo: Giovanni Boccaccio e il Decamerone в хорошем качестве

3 - Dario Fo: Giovanni Boccaccio e il Decamerone 10 лет назад


Если кнопки скачивания не загрузились НАЖМИТЕ ЗДЕСЬ или обновите страницу
Если возникают проблемы со скачиванием, пожалуйста напишите в поддержку по адресу внизу страницы.
Спасибо за использование сервиса savevideohd.ru



3 - Dario Fo: Giovanni Boccaccio e il Decamerone

🖥 Guarda la puntata completa e molto altro su https://www.eduflix.it/ Centinaia di Lectio Magistralis dai maggiori esponenti della cultura italiana e mondiale. ✅ Registrati: la prima settimana è gratuita*! *entro la prima settimana puoi annullare la registrazione senza alcun addebito, poi il costo per l'abbonamento mensile è è 7,90€ Nato nel 1313 a Certaldo, in Toscana, Giovanni Boccaccio è il figlio illegittimo di Boccaccino da Chellino, dirigente della banca dei Bardi. Inviato a Napoli dal padre, che lo vorrebbe avviare alla sua professione, il giovane preferisce frequentare la fastosa corte di Roberto d'Angiò, dove scopre la propria passione per le lettere, nonché per i piaceri mondani. Dalla combinazione di questi interessi, nascono le prime opere (tra cui le Rime, il romanzo d'amore Filocolo, e i poemi Filostrato e Teseida), che raccolgono numerosi riferimenti autobiografici, tra i quali quello all'amore per una donna di nome Fiammetta (che diversi critici hanno identificato con Maria d'Aquino, figlia naturale del re Roberto d'Angiò e sposata con un nobile della corte). Boccaccio se ne sarebbe innamorato perdutamente e, seppur corrisposto per un breve periodo, ne avrebbe presto subìto l'abbandono. In seguito al fallimento della banca dei Bardi, intorno al 1340, Boccaccio è costretto a tornare a Firenze, dove condurrà una vita di ristrettezze economiche ben diversa da quella napoletana. Di questo periodo è l'Elegia di Madonna Fiammetta, in cui si può avvertire la nostalgia dell'autore per il mondo di fasti che aveva dovuto lasciare. Nel 1348 l'epidemia di peste che dilagava in Europa colpisce anche Firenze: l'esperienza avrà un forte impatto sull'opera di Boccaccio, fornendogli la cornice per la sua opera più celebre, il Decamerone. Il successo letterario conquistato gli procura incarichi ufficiali, portandolo a partecipare attivamente alla vita politica della sua città. Stanco della realtà fiorentina, dopo aver preso gli ordini minori, nel 1361 Boccaccio si ritira in un eremo a Certaldo. Inizia per lo scrittore un periodo di profonda crisi religiosa, durante il quale medita addirittura di dare alle fiamme la sua opera "profana", il Decamerone (verrà dissuaso dall'amico Petrarca). Boccaccio dedica quest'ultima fase della sua vita allo studio e all'analisi dei classici, redigendo opere erudite in latino. Inoltre celebra uno dei poeti da lui più ammirati: Dante Alighieri, a cui è dedicato il Trattatello in laude di Dante. Nel 1373, il Comune di Firenze lo invita a tenere un ciclo di letture pubbliche della Commedia di Dante. L'aggettivo che la qualifica come Divina fu proprio coniato da Boccaccio. Le già precarie condizioni di salute dell'autore subiscono però un peggioramento e Boccaccio muore nel 1375, lasciando incompiuta la sua opera di lettura e commento del testo dantesco.

Comments