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Il nome di "GEOVA" in nuovi ritrovamenti. Frammenti biblici del II secolo Avanti Cristo.

Durante gli scavi effettuati dall'Autorità Israeliana per l’Antichità nel deserto della Giudea, sono venuti alla luce nuovi frammenti biblici, che contribuiranno a dare maggiori informazioni sui testi della Bibbia. BEATRICE RYSTRA Autorità Israeliana per l’Antichità "I nuovi frammenti che abbiamo trovato includono i versetti 16 e 17, capitolo ottavo del libro di Zaccaria." Risalenti al II secolo A.C., i frammenti dei rotoli biblici ritrovati non sono scritti in ebraico ma in greco. TANIA BUTLER Autorità Israeliana per l’Antichità "Ad esempio, sento la differenza tra le due espressioni "l'uno all'altro" e "ciascuno al prossimo", che confermano "da uomo a uomo". Ma la differenza più sorprendente e inaspettata per i ricercatori è stata la frase "e di pace, nelle vostre porte". Nei frammenti ritrovati di recente infatti questa frase differisce dall’ originale ebraico BEATRICE RYSTRA Autorità Israeliana per l’Antichità "Sappiamo che ai tempi della Bibbia i luoghi abituali per i tribunali erano alle porte della città perché c’era più spazio. Nei frammenti recentemente trovati, tuttavia, la frase " nelle vostre porte” è stata cambiata in "nelle tue strade". Un altro punto sorprendente di questi nuovi ritrovamenti è la scrittura in ebraico antico del nome di Dio, “Geova”. BEATRICE RYSTRA Autorità Israeliana per l’Antichità "Sembra che sia dovuto alla santità del nome. Nei Dieci Comandamenti è scritto: "Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio ", nel senso che il suo nome non deve essere pronunciato inutilmente. Durante il periodo del Secondo Tempio addirittura, fu vietato pronunciare il nome di Dio; cosi iniziarono a scrivere il suo nome in modo da non doverlo dire e a facilitare cosi il lettore." Il processo di analisi e lettura di testi antichi è complesso e difficile. I ricercatori utilizzano per leggere i frammenti la tecnica fotografica multispettrale, considerata la più avanzata al mondo. BEATRICE RYSTRA Autorità Israeliana per l’Antichità "Ogni nuovo frammento, non importa quanto piccolo, apre ad un intero mondo di informazioni che prima non conoscevamo." Le grotte sparse nel deserto della Giudea nascondono ancora molte informazioni di coloro che hanno cercato rifugio al loro interno, ma le nuove scoperte aiuteranno a comprendere il processo di formazione del testo della Bibbia e la versione odierna. Si ringrazia per la gentile concessione il "cmc-terrasanta.com" che nella propria attività e esistenza ha il desiderio di "Offrire ai giornalisti e ai mezzi di comunicazione supporto e informazioni utili..." https://www.cmc-terrasanta.com/it/