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Da -5 alla SALVEZZA ||| Il MIRACOLO Avellino 80/81 1 год назад


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Da -5 alla SALVEZZA ||| Il MIRACOLO Avellino 80/81

Qui sotto trovate tutti i link dei nostri podcast: - 🎙️ GIANLUCA VIALLI Spotify: https://open.spotify.com/episode/7zLk... Amazon Music: https://music.amazon.com/podcasts/6f9... Apple podcast: https://podcasts.apple.com/it/podcast... - 🎙️ RASOIATE Spotify: https://open.spotify.com/show/1GAfRvA... Amazon Music: https://music.amazon.com/podcasts/98d... Apple podcast: https://podcasts.apple.com/it/podcast... - 🎙️ UNA STAGIONE DA DIO Spotify: https://open.spotify.com/show/4JgjHp2... #cronachedispogliatoio #unastagionedadio #avellino La stagione più indimenticabile della storia dell'Avellino parte da lontano. Esattamente da una tombolata di squadra consumata nel salone dell'Hotel Raito di Vietri a Mare, la sera del 29 dicembre 1979. E quella squadra non è nemmeno l'Avellino, bensì il Perugia, che il giorno dopo avrebbe giocato al Partenio. Il centrocampista Mauro Della Martira interrompe la tombolata per prendere da parte la stella della squadra e di tutto il calcio italiano: Paolo Rossi. “Vieni, voglio presentarti un amico”. Quell'amico si chiama Massimo Cruciani: romano, 31 anni, commerciante all'ingrosso di frutta e verdura, da qualche tempo ha messo su un sistema di scommesse clandestine sul campionato di serie A, in società con Alvaro Trinca, proprietario del ristorante “La Lampara” frequentato da molti calciatori, soprattutto della Lazio. Bene, adesso Cruciani vorrebbe truccare Avellino-Perugia con la complicità di Della Martira, farla finire in pareggio e puntare tanti soldi sulla X. Ma Pablito gli risponde che è impossibile, un uomo da solo non può fare nulla. Il 30 dicembre 1979 in Avellino-Perugia Paolo Rossi segna persino una doppietta: ma purtroppo per lui, finisce 2-2. Quando Cruciani e Trinca cominciano a perdere centinaia di milioni, abbindolati dagli stessi calciatori che non mantengono le promesse di combine, su cui hanno puntato tutti i loro risparmi, i due presentano un esposto alla Procura di Roma, denunciando i calciatori “disonesti” e proclamandosi vittima di una clamorosa truffa.Desiderosi di “pesci grossi” da dare in pasto ai media per dimostrare la serietà dell'indagine, i magistrati accettano ben volentieri il nome di Paolo Rossi, che verrà squalificato per quasi due stagioni prima di essere riabilitato fuori tempo massimo dallo stesso Cruciani: erano altri i responsabili della combine, non lui. Nella rete cascano con tutte le scarpe Milan e Lazio, retrocesse d'ufficio in serie B, e in misura minore anche Perugia, Bologna e appunto l'Avellino, che vengono condannate a 5 punti di penalizzazione da scontare nel campionato 80-81. Gli irpini si sono macchiati di illecito a proposito di Avellino-Perugia 2-2, ma escono indenni dal filone che riguarda Bologna-Avellino, la partita che doveva finire in parità e invece era finita 1-0 per il Bologna. La mancata vincita aveva fatto saltare il banco e aveva costretto Trinca e Cruciani a rivolgersi ai magistrati. Dunque, l'Avellino inizia la stagione 80-81 da -5 e con due giocatori squalificati, il centrocampista Ciccio Cordova per quattordici mesi e l'attaccante Stefano Pellegrini per sei anni – praticamente un ergastolo sportivo. Una stagione impossibile per i lupi, visto che gli ultimi tre posti sembrano già assegnati in anticipo alle tre squadre che partono da -5. Una stagione storica per il calcio italiano: per uscire dalle secche del Totonero e ridare entusiasmo all'opinione pubblica, la Federcalcio ha riaperto le frontiere. Ognuna delle 16 squadre di serie A potrà acquistare un giocatore straniero. Sono in undici a cogliere l'occasione, con scelte prestigiose come l'olandese Ruud Krol al Napoli, Paulo Roberto Falcao alla Roma, il campione del mondo argentino Daniel Bertoni alla Fiorentina, ma anche solenni bidoni come il brasiliano Luis Silvio Danuello, acquistato dalla neopromossa Pistoiese: tuttora ci si chiede se fosse davvero un calciatore, o semplicemente la vittima involontaria di uno scambio di persona. E l'Avellino? L'Avellino, innanzitutto, ha cambiato allenatore: autore di due ottime stagioni in Irpinia, nonostante il calcioscommesse, Rino Marchesi è stato messo sotto contratto dal Napoli. Al suo posto, proprio da Napoli, arriva “o lione”: è Luis Vinicio(vinisio), grande attaccante brasiliano anni Sessanta che da allenatore è rimasto in Italia e ha promosso un gioco a zona molto aggressivo e spettacolare, di spirito vagamente olandese. Non ha nemmeno cinquant'anni, ma sembra già in declino: il passaggio da Napoli ad Avellino ha tutta l'aria di una retrocessione.

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