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Le cattive madri di Segantini | Analisi dell'opera 3 года назад


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Le cattive madri di Segantini | Analisi dell'opera

Vuoi supportare il progetto offrendomi un caffè? Clicca qui: https://ko-fi.com/1000quadri Giovanni Segantini è un pittore conosciuto soprattutto per due aspetti. Il primo è l’utilizzo della tecnica divisionista della quale era un grandissimo maestro. Il secondo sono le tematiche prettamente simboliste che caratterizzano soprattutto la seconda fase della sua attività. In questo video mi concentrerò principalmente su un dipinto conservato a Vienna intitolato “le cattive madri”, considerato il capolavoro del pittore; a seguire vi presenterò anche un quadro di simile ispirazione, “il castigo delle lussuriose” che è precedente di qualche anno. Di entrambe le opere che possiamo considerare una sorta di dittico, esiste anche una versione a monocromo. Per inquadrare la figura di Segantini e comprendere a fondo le opere che presenterò in questo video, è importante dare qualche cenno biografico. Il pittore ebbe una infanzia molto difficile. Nato ad Arco in Trentino nel 1858, perse la madre e sette anni ed il padre lo affidò alle cure della sorellastra che viveva a Milano. Di fatto però il piccolo Segantini era abbandonato a se stesso al punto da essere arrestato per vagabondaggio e rinchiuso in riformatorio dove rimase per alcuni anni. La passione per l’arte si fece presto strada nel ragazzo che si iscrisse ai corsi serali dell’Accademia di Brera che frequentò per tre anni Una svolta importante per Segantini fu il contatto con un importante gallerista, Vittore Grubicy de Dragon grazie al quale ottenne visibilità ed i primi successi. In questa prima fase della sua attività, il pittore si dedica soprattutto a paesaggi agresti con un’ispirazione che lo avvicina a Millet e alla scuola di Barbizon. Nel 1886, a 28 anni, il pittore abbandonò Milano e la pianura e si ritirò in montagna nei Grigioni in Svizzera. Qui le sue opere iniziarono ad essere intrise di un simbolismo quasi mistico. Segantini pur avendo profonde lacune culturali, aveva una personalità curiosa ed era un vorace lettore. Si appassionò a Schopenhauer e Nieztsche che influenzarono la sua visione dell’arte. La tecnica che iniziò ad adottare il pittore, era invece quella divisionista che prevede l’utilizzo di colori puri, non mescolati ma stesi in sottili filamenti accostati. Questa trama filamentosa, vista da una adeguata distanza, rende il colore uniforme e vibrante. L’opera di promozione di Vittore Grubicy continuò negli anni e contribuì ad affermare anche all’estero la figura di Segantini che iniziò anche a collaborare con alcune riviste d’arte. “Le cattive madri” non ebbe successo, anzi venne stroncato come “astruseria simbolica”. Ma il quadro trovò niente meno che nell’imperatore Francesco Giuseppe, un grande ammiratore tanto che il dipinto venne acquistato e confluì nelle raccolte viennesi. Gli stessi artisti della Secessione esaltarono l’opera che diventò uno dei quadri più importanti dell’intero simbolismo europeo. Cosa pensi di Le cattive madri di Segantini? Scrivilo in un commento Sei interessato ai libri d'arte? Iscriviti al nostro canale Telegram: https://t.me/libridarte Contattaci e seguici qui: Email: [email protected] Instagram:   / 1000quadri   Facebook:   / 1000quadri  

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