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L'acquedotto monumentale del Nottolini a Lucca 4 года назад


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L'acquedotto monumentale del Nottolini a Lucca

LA NOSTRA INSEGNANTE AGNESE CI RACCONTA LA STORIA DELL'ACQUEDOTTO MONUMENTALE DI LUCCA Iniziamo dalle origini: Molti pensano che questo acquedotto sia romano, non è vero!! L’acquedotto è stato costruito tra il 1823 e il 1833, e possiamo considerarlo completo solo nel 1851. A Lucca il problema idrico – avere acqua fresca e buona - era molto sentito e già nella prima metà del ‘700 alcuni architetti avevano iniziato a progettare quest’opera. Nel 1812 se ne era occupata persino la sorella di Napoleone: Elisa Baciocchi Bonaparte aveva imposto e riscosso la tassa per farlo costruire ma di fatto, poi, …niente acquedotto! Anni dopo sono stati i duchi di Borbone a riprendere in mano l’idea e hanno chiamato l’architetto Lorenzo Nottolini per realizzarla. Come potete vedere è un’opera imponente! Sono 459 archi fatti di pietra e mattoni, sono alti 12 metri, e si estendono per 3 km e 200 metri tra le colline di Guamo, più o meno dove siamo ora, e il quartiere di San Concordio, dove c’è la stazione dei treni di Lucca, vicino alle mura. All’inizio e alla fine di questa lunga serie di archi ci sono due tempietti, ovvero due piccoli tempi, che in realtà sono due cisterne, per l’acqua. Il dislivello tra il tempietto di monte (in collina) e il tempietto di valle, in pianura (quello vicino alla stazione dei treni) è di 30 metri: in pratica la pendenza è di un cm ogni metro. Dovete sapere che in passato l’acqua scorreva in piccoli tubi sopra l’acquedotto, oggi invece i tubi sono interrati, sono sotto terra, ma il percorso è lo stesso e soprattutto l’acqua è la stessa! Ed è un’acqua oligominerale leggerissima, buonissima! Il perché i tubi sono stati spostati ve lo spiego più avanti. Ma la domanda è: da dove viene quest’acqua? Facciamo finta di fare una passeggiata, facciamo finta di essere sulle mura di Lucca che sicuramente conoscete, lasciamo le mura per andare in stazione (la stazione dei treni), percorriamo il sottopassaggio (in pratica passiamo sotto i binari), giriamo a sinistra e dopo pochi minuti vediamo il tempietto di città, quello di San Concordio. Da lì iniziamo la nostra bella passeggiata lungo gli archi. Quando arriviamo al tempietto di monte, quindi dopo 3,2 km, gli archi finiscono ma l’acquedotto no! Vediamo a sinistra una sorta di sentiero di pietra, lo seguiamo e dopo circa un quarto d’ora arriviamo in una località che si chiama “Parole d’oro” (il perché di questo nome ve lo racconto dopo!). L’ottima acqua dell’acquedotto Nottolini viene da alcune sorgenti naturali che si trovano proprio in questa zona. Siamo alle pendici dei Monti Pisani (dietro le montagne di questa zona c’è Pisa, ve lo dico così vi orientate), qui ci sono delle piccole casette con delle porte che per noi sono chiuse ma se potessimo entrare percorreremmo dei tunnel scavati a mano nella roccia fino ad arrivare alle sorgenti originali. In quest’area, dove ci sono gli accessi alle varie sorgenti, Nottolini ha pavimentato il letto di un piccolo fiume che già c’era, in questo modo l’acqua che arriva dal monte Pisano, ma anche quella della pioggia, non va a mischiarsi con quella del condotto che sta sotto la pavimentazione (nel condotto sotto terra c’è l’acqua pura delle sorgenti, per capirci!). Questa zona, bellissima, incantata, si chiama “Le parole d’oro” perché su questo piccolo ponte ci sono delle scritte in latino – dove si ringrazia il committente Duca Carlo di Borbone – dipinte con un pigmento giallo. A quel tempo solo poche persone conoscevano la lingua latina, quindi per la maggior parte della gente quelle erano semplicemente “parole d’oro”, dorate. I lucchesi amano passeggiare lungo l’acquedotto, amano venire qui – alle parole d’oro – per rilassarsi, magari nel fine settimana, ma soprattutto i lucchesi amano bere quest’acqua! A scanso di equivoci: a Lucca ci sono 2 acquedotti: l’acquedotto moderno, comunale (l’acqua che esce dai rubinetti di tutte le case, per capirci) e l’acquedotto storico, del Nottolini. L’acqua dell’acquedotto storico è erogata da 21 fontanelle che si trovano lungo gli archi, quindi fuori dalle mura urbane, ma anche in centro storico. Alcune fontanelle del centro storico sono state disegnate dallo stesso Nottolini e sono particolarmente artistiche. Per il lucchesi bere l’acqua di queste fontanelle è un rituale di appartenenza: sono lucchese se bevo quest’acqua, sono lucchese e quindi bevo quest’acqua! All’inizio degli anni ’30 e all’inizio degli anni ’60 del secolo scorso alcune arcate sono state abbattute in nome del progresso per potere costruire l’autostrada – per questo motivo i tubi che portano l’acqua in città oggi non sono più sopra l’acquedotto, ma sotto terra – certamente è un peccato…ma vi assicuro che quest’opera monumentale è comunque bellissima e voi potete fare l’intera passeggiata dalla città alle colline, e viceversa, grazie a una passerella di ferro, una sorta di ponte, che passa sopra l’autostrada. Il nostro tour virtuale finisce qui, vi aspettiamo a Lucca all’ombra del Nottolini 😊

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