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"I' vo piangendo i miei passati tempi" (RVF 365) - Una preghiera in versi di Francesco Petrarca

Per la 3 E liceo linguistico, per la 3 I liceo delle scienze umane e per tutti coloro che si sono imbattuti in questo video, (ri)leggiamo insieme un sonetto forse non troppo famoso, ma a mio avviso assai interessante del "Canzoniere" di Francesco Petrarca (1304-1374). Se leggiamo senza pregiudizi i "Rerum vulgarium fragmenta", possiamo facilmente scoprire quanto sia riduttivo definire questo libro come il racconto di una storia d'amore, quella tra Laura e il poeta. Certo, il "Canzoniere" è anche questo, ma anche molte altre cose, che spesso finiscono in sordina. Nelle ultime poesie della raccolta, ad esempio, è ricorrente la tematica della preghiera: il poeta, ormai in dirittura d'arrivo della propria permanenza nel mondo, medita sulla propria esistenza, ripensa ai propri errori e invoca l'aiuto di Dio sentendo ormai vicina la propria dipartita. Dunque buona visione, buono studio e buona scoperta di un Petrarca meno scontato del previsto! --- I’ vo piangendo i miei passati tempi i quai posi in amar cosa mortale, senza levarmi a volo, abbiend’io l’ale, per dar forse di me non bassi exempi. Tu che vedi i miei mali indegni et empi, Re del cielo invisibile immortale, soccorri a l’alma disvïata et frale, e ’l suo defecto di tua gratia adempi: sí che, s’io vissi in guerra et in tempesta, mora in pace et in porto; et se la stanza fu vana, almen sia la partita honesta. A quel poco di viver che m’avanza et al morir, degni esser Tua man presta: Tu sai ben che ’n altrui non ò speranza. --- Per tutti coloro che fossero interessati a molti altri video (di Italiano e non solo...), ecco a voi il link al mio canale:    / @lucaaquadro   Iscrivetevi! ---