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03 San Pietro Barisano IT + LIS

La chiesa di San Pietro Barisano o San Pietro de Veteribus, è situata nell’omonimo rione dei Sassi da cui trae il nome. Scavata quasi completamente nella calcarenite, roccia comunemente nota come tufo, costituisce la più grande chiesa rupestre della città. Al di sotto del pavimento, non visibile, è presente l’impianto di una chiesa medievale, articolato in tre navate e altrettante absidi, che si estende dalla prima campata al piazzale antistante. Nel XV secolo dopo il crollo della parte anteriore, la chiesa subì un primo ed importante ampliamento cui seguì un secondo intervento a metà del XVIII secolo. In quest’ultima fase assunse la forma attuale con una nuova facciata e la creazione degli ambienti ipogei destinati alla “scolatura” dei cadaveri. Tormentata dalle infiltrazioni di acqua meteorica, il 25 ottobre 1903, l’Arcivescovo Raffaele Rossi la dichiarò inadatta all’esercizio del culto disponendo il trasferimento della sede parrocchiale e di buona parte degli arredi nella vicina chiesa di Sant’Agostino. Con la legge De Gasperi-Colombo del 1952 e il conseguente sfollamento dei Sassi, la chiesa andò incontro ad un lungo periodo di abbandono nel corso del quale buona parte delle opere d’arte furono trafugate o vandalizzate.