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I paracadutisti della Nembo a Corte Mondine, ultimo lancio della Seconda guerra mondiale in Europa 2 года назад


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I paracadutisti della Nembo a Corte Mondine, ultimo lancio della Seconda guerra mondiale in Europa

Dove la secca del fiume Po ha restituito il semicingolato tedesco Sd.Kfz.11 della Seconda Guerra Mondiale, in comune di Sermide e Felonica (Mantova) si svolse una vasta battaglia che i tedeschi ingaggiarono per riuscire a ritirare quante più truppe a nord del Grande Fiume. Sono i giorni di aprile del 1945 che vanno dal 20 al 24. nella notte del 20 scatta l'operazione Herring, dove i paracadutisti italiani della Centuria Nembo, pur lanciati anche a 16 chilometri dall'obiettivo, combattono contro i tedeschi per acquisire il controllo di alcuni punti chiave. È l'ultimo lancio di paracadutisti della seconda guerra mondiale in Europa. I combattimenti si svolgono attorno a Poggio Rusco, come per esempio a Corte Mondine. Questo singolo scontro finisce con la morte di 4 paracadutisti italiani e di altrettanti soldati tedeschi. Un semplice monumento li ricorda, è il perpetuarsi della memoria di un episodio che fa indubbiamente parte della "cobelligeranza" con gli alleati ma anche della guerra di Liberazione, a cui per troppo tempo si è negato il contributo di quei reparti delle forze armate italiane desiderose di riscatto. In particolare completamente rimosso proprio il contributo dei paracadutisti, in particolare della Nembo, che invece ingaggiarono contro i tedeschi anche aspre battaglie come Filottrano, nelle Marche (1944). Questo monumento fa parte dell'archeologia della memoria, quasi una branca della conflict archaeology, che nella pianura a sud del Po ha lasciato molte tracce, tra cui quelle riportarte in luce nella primavera del 2022. Poco distante, nel Ferrarese, i paracadutisti entrarono in azione con squadrone da Ricognizione “F”, dove la F sta per Folgore. le tradizioni militari sono infatti state ereditate dal “RRAO”, 185° reggimento paracadutisti Ricognizione e Acquisizione Obiettivi “Folgore”, nel 2013. Note sulla Nembo dal ministero della Difesa: La Nembo si costituisce il 1° febbraio 1943 con i battaglioni XV, XVI e VIII che scambierà in maggio con il X del 185°. Assegnato alla Divisione "Nembo" (184^), ne segue le sorti in Toscana quindi in Sardegna dove resta fino al maggio del 1944. Assegnata la Divisione al C.I.L., ne segue il ciclo operativo sulla fronte adriatica combattendo i tedeschi da Abbadia di Fiastra (giugno 1944) a Filottrano (luglio 1944). Nel settembre dello stesso anno, fortemente ridotto nei quadri, concorre con il gemello 184° alla costituzione del Reggimento Paracadutisti "Nembo" del Gruppo di Combattimento "Folgore"​ del quale fornisce la base. L'unità si batte valorosamente a Tossignano e a Grizzano. Nel marzo del 1945 dal Reggimento vengono tratti un centinaio di volontari tra Ufficiali, Sottufficiali e Paracadutisti, i quali, inquadrati nella "Centuria Nembo", affiancata ad una centuria dello Squadrone "F", partecipano all'operazione "Herring", lanciandosi, la notte del 20 aprile 1945, sulle forze tedesche nella zona di Poggio Rusco. Il 1° ottobre 1945 il Gruppo di Combattimento si riordina in Divisione di Fanteria "Folgore" e dal 1° dicembre 1948 il reggimento riassume la numerazione di 183° reggimento fanteria "Nembo". Ridotto a battaglione meccanizzato per la Brigata "Gorizia" nel 1975, si scioglie il 1° maggio del 1991 per essere ricostituito il 31 maggio come battaglione paracadutisti. Oggi è uno dei reggimenti della Brigata Paracadutisti "Folgore".

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