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STAVA/TESERO la ricostruzione e la memoria

Perchè Stava? Stava come Longarone, la stessa causa, l'acqua che tracima e scende a valle alla velocità di 9O Km l'ora provocando una immane tragedia, 268 uomini, donne, bambini, uccisi il 19 luglio 1985. Tra le vittime 9 baresi: Bellomo Michele, Bellomo Antonia n. Liuzzi, Bellomo Carmela, Bellomo Giovanni, De Santis Francesco Vito, De Santis Rosa n. Liuzzi, Desantis Luciana, Desantis Giovanni, Pontrelli Santa.un senso al mutare del contesto e delle generazioni. La memoria è duratura se è un racconto ripetuto: racconto, cioè svolgimento narrativo e non rappresentazione di un evento isolato. Ripetuto, in quanto abbia un senso al mutare del contesto e delle generazioni. E' la missione di Graziano Lucchi presidente Associazione sinistrati Val di Stava, Fondazione Stava 1985 Onlus. Ci accoglie davanti al Centro di Documentazione,una costruzione bassa, in legno e muratura, all'interno, l'auditorium da una lato e dall'altro il percoso della "memoria" con i pannelli e le foto che ricordano il disastro, foto importanti come le prime pagine dei giornali, foto storiche, con i volti degli uomini della miniera, attrezzi per l'estrazione della fluorite, caschi da minatori con la luce su in alto, le foto di Papa Giovanni Paolo II e del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, una voce narrante spiega il disastro. Stava è nel Comune di Tesero nella magnifica val di Fiemme. Stava è a pochissima distanza dal Cermis. Il 3 febbraio 1998, durante un volo di esercitazione, un aeroplano del Corpo dei Marines tranciava la fune portante della funivia provocando la caduta di una delle due cabine e la morte di 20 persone.