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248^ celebrazione in suffragio del Duca di San Pietro - Granatieri di Sardegna 4 месяца назад


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248^ celebrazione in suffragio del Duca di San Pietro - Granatieri di Sardegna

Sfilamento per le vie di Roma e Santa Messa (*) in suffragio di Don Alberto Genovese, Duca di San Pietro, e di tutti i Caduti e defunti del Corpo dei Granatieri di Sardegna (**) Musica d'ordinanza del 1° Reggimento "Granatieri di Sardegna", diretta dal 1° Lgt. Domenico Morlungo. Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri in Piazza della Repubblica Roma, 16 Febbraio 2024 (*) Durante la Santa Messa di suffragio per il Duca di San Pietro e per i Caduti dei Granatieri di Sardegna, la Musica di Ordinanza del 1° Reggimento Granatieri di Sardegna - diretta dal 1° Lgt Domenico Morlungo - ha eseguito la MARCIA FUNEBRE (terzo movimento della Sonata per pianoforte n. 2 in si bemolle minore, Op. 35) di Fryderyk Franciszek Chopin, l'ADAGIO IN SOL MINORE di Tomaso Albinoni (ri-scoperto da Remo Giazotto) e l'ANDANTE RELIGIOSO (tratto dalla Sonata in Si bemolle maggiore n. 4, Op. 65) di Felix Mendelssohn Bartholdy (da confermare!). Dopo la lettura della Preghiera del Granatiere, un trombettiere ha suonato il SILENZIO. (**) Il 10 luglio 1744 a Cagliari, Don Bernardino Antonio Genovese, Duca di San Pietro, fondò a proprie spese il Reggimento di Sardegna. Nel 1776, suo figlio Don Alberto Genovese donò al Reggimento 120.000 lire di Piemonte fissando l'uso della loro rendita in apposita scritta che prevede, tra l'altro, "… perpetuamente celebrar anniversario in suffragio ed in memoria di esso, Sig. Duca Alberto, nel giorno anniversario della di Lui morte". Il 19 marzo del 1852 il Reggimento "Cacciatori di Sardegna" (così denominato dal 1850) fu soppresso e fuso nei due Reggimenti Granatieri costituenti la Brigata Granatieri: con le venti compagnie, tra ordinarie e scelte, dei due Reggimenti di Granatieri e con le dieci compagnie del Reggimento Cacciatori, furono composti otto battaglioni (quattro per ogni reggimento) composti di quattro compagnie ciascuno. La Brigata, così riconfigurata (composta da due reggimenti), prese il nome di Brigata "Granatieri di Sardegna". Per l'avvenuta fusione, a entrambi i Reggimenti "Granatieri di Sardegna" componenti la neocostituita Brigata passò il godimento dei frutti del cospicuo lascito che il Duca di San Pietro aveva munificentemente concesso al proprio Reggimento. Dalla morte del benefattore, i Reggimenti "Granatieri di Sardegna" in armi hanno sempre onorato il proprio obbligo di fedeltà, facendo celebrare una Santa Messa di suffragio il 18 febbraio di ogni anno, alla presenza dei propri reparti in armi, anche in periodo di guerra. Questa tradizione continua tuttora nella Basilica romana di Santa Maria degli Angeli, dove la Brigata "Granatieri di Sardegna", oltre al generoso Duca, commemora anche il sacrificio di tutti coloro che, in oltre tre secoli e mezzo di storia, sono caduti nell'adempimento del loro dovere, fregiandosi del distintivo dei Bianchi Alamari.

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