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TRENTINO: SUI SENTIERI STORICI E NATURALISTICI DELLA GRANDE GUERRA 8 лет назад


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TRENTINO: SUI SENTIERI STORICI E NATURALISTICI DELLA GRANDE GUERRA

Nel lungo centenario della Grande guerra Girovagando propone alcuni itinerari storici e naturalistici per rivivere le emozioni e le scoperte di un tempo. Iniziamo dall’escursione sul monte Vignola sopra a Avio proposta dall’amico Mario Peghini, bibliotecario ed appassionato di storia che ha realizzato recentemente “Itinerari al fronte” un’opera quasi enciclopedica per l’escursionista appassionato di prima guerra mondiale. Sul monte Baldo riviviamo l’epopea di uno scontro che ha anche significato un grande sacrificio per le popolazioni civili impegnate nella costruzione di strade, fortificazioni e manufatti di servizio che hanno cambiato il paesaggio alpino, modellandolo alle esigenze del conflitto. Passiamo poi al Forte delle Benne in Valsugana dove possiamo ammirare un lavoro di ristrutturazione e conservazione mirabile che ha affascinato migliaia di turisti e curiosi grazie anche ai volontari dell’Associazione Chiarentana. Il forte è figlio di un’epoca anteriore al conflitto del 1915-18 e descrive una strategia e un’architettura militare di tipo risorgimentale tanto che la struttura non è stata coinvolta nelle operazione belliche. La seconda esperienza che viviamo ci porta da Serrada verso il Forte del Dosso delle Somme. Si tratta della Forra del lupo: in un canyon naturale è stato ricavato un camminamento difensivo molto originale e davvero curioso. Il sentiero presenta un dislivello di circa 460 mt ed è lungo circa 4,8 km. Si snoda tra profonde gole, anfratti stretti, grotte, scalinate, passaggi a picco sulla roccia. Un percorso da cui si domina con lo sguardo la valle di Terragnolo, la cui posizione era strategica ai tempi della Grande Guerra: i tedeschi da qui controllavano l’accesso all’altopiano. La particolare struttura militare ci viene descritta da Paolo Spagnolli, scopritore del camminamento nonché grande appassionato di storia locale, e da Fernando Larcher, autore di diverse pubblicazioni legate allo storia e all’identità dell’Alpe Cimbra. Ci spostiamo poi a Passo del Cimirlo, alle porte di Trento, dove il monte Celva non smette di stupirci per le tante curiosità legate alla Grande guerra. Con Maurizio Fernetti, esperto accompagnatore di territorio e grande naturalista, iniziamo la nostra escursione dal Forte di Roncogno per innalzarci poi lungo la caratteristica montagna. Qui ritroviamo l’antica cinta fortificata di Trento fatta di camminamenti, fortificazioni, osservatori e un grande groviglio di caverne e tunnel sotterranei. La nostra giornata termina sul monte Zugna, sopra a Rovereto, nella linea del fronte che opponeva le truppe alpine agli austroungarici. E’ qui che troviamo il “Trincerone” ovvero una linea difensiva dove i nemici si guardavano in faccia ad una distanza che poteva arrivare anche a soli 35 metri. L’opera ci viene raccontata da due esperti di storia locale come Tiziano Bertè del Museo della Guerra di Rovereto e dall’architetto Alessandro Andreolli. Grazie ad un minuzioso lavoro di disboscamento è stato possibile riportare alla luce l’antico fronte di guerra e grazie ad un lavoro di ripristino e sistemazione logistica è stato ricostruito un passaggio fondamentale di questo quadro bellico che oggi è disponibile per i tanti turisti e ospiti del Trentino.

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