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In "diretta" dallo scavo archeologico nel cuore di Pisa: San Sisto Project. Con sorprese cinesi 3 года назад


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In "diretta" dallo scavo archeologico nel cuore di Pisa: San Sisto Project. Con sorprese cinesi

Lo scavo archeologico nell'area della chiesa di San Sisto è un'indagine per capire la storia più antica di Pisa. Non si tratta solo di scoprire le tracce del chiostro del XIII secolo, e neppure l'importante analisi sulle numerose tombe medievali ritrovate, che permetteranno di capire molto di più della popolazione pisana dell'epoca, visto che si tratta di un vero 2archivio biologico" che verrà studiato con le tecniche dell'archeologia dei resti umani. Quest'area, che probabilmente è la "Corte Vecchia" dei documenti pisani, potrebbe essere una delle più antiche, e forse la principale, della Pisa medievale prima delle sistemazioni attuali. Per il dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa questo scavo, diretto Federico Cantini, professore di archeologia medievale dell'ateneo, rappresenta la palestra su cui gli studenti imparano la complessità dell'archeologia in area urbana. Che a Pisa ha una sorta di "ostacolo" da superare, non appena si attiva a scavare sotto i 170, 180 centimetri. L'acqua di falda, che di fatto agisce come una grande unità stratigrafica, sotto la quale si trovano i resti della città più antica. Ce lo dicono i reperti che si sono trovati nel materiale di riporto: ceramiche greche di importazione, reperti etruschi (come un bellissimo dado da gioco in corno) e naturalmente materiale romano: colonne, frammenti marmorei, tessere di mosaico. Ma quando si scaverà ancora più sotto, grazie anche alla Protezione civile e alle idrovore, si potà forse capire molto di più della Pisa antica, una sfida da perseguire. Intanto non è che le informazioni manchino. Il materiale islamico, XII e XII secolo, dimostra la ricchezza di ques'area pertinente alla chiesa di San Sisto, e richiama ai bacini ceramici incastonati sotto il tetto dell'edificio, tra la facciata e le fiancate. Simbolo di prestigio, di commercio, a volte di vittoria e di potenza. E anche nello scavo emergono le stesse ceramiche, evidenza di rotte percorse nel Mediterraneo alla ricerca di commerci e di affari. E poi, emerge come anche nel Cinquecento Pisa fosse molto attiva verso Oriente. La sorpresa è una ceramica cinese, databile nella prima metà del XVI secolo, Dinastia dell'imperatore Jiajing (1521-1567), periodo Ming. A settembre 2021 sarà possibile visitare lo scavo, secondo modalità che saranno comunicate tramite il sito web https://sansistoproject.cfs.unipi.it e i canali social Facebook e Instagram. Il San Sisto Project è un’iniziativa finanziata con i fondi del Progetto di Eccellenza del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere ed è realizzata grazie al personale del dipartimento stesso (Riccardo Belcari, Antonio Fornaciari, Mauro Ronzani, Emanuele Taccola, Chiara Tarantino) e del suo Laboratorio di Disegno e Restauro (LaDiRe), in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa (Monica Bini) e dell’Istituto Iccom-Cnr di Pisa (Simona Raneri)

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