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Michela Murgia: Le parole buone sono quelle che fanno giustizia

Le parole buone sono quelle che fanno giustizia: quando la violenza di genere passa (anche) dal linguaggio. In collaborazione con l’Archivio del Polo del ’900. Michela Murgia è l'ospite della serata di martedì 8 giugno e sarà con noi dalle 21.15. Se si è donna, in Italia si muore anche di linguaggio. È una morte civile, ma non per questo fa meno male. È con le parole che si fanno sparire le donne dai luoghi pubblici, dalle professioni, dai dibattiti e dalle notizie, ma di parole ingiuste si muore anche nella vita quotidiana, dove il pregiudizio che passa per il linguaggio uccide la possibilità di essere pienamente sé stesse. Michela Murgia con Stai zitta ha messo a nudo l’impianto verbale attraverso il quale il maschilismo imperante si sostiene e si giustifica, analizzando dieci frasi che non vogliamo sentire più, con l’augurio che le generazioni future possano trovare questo libro sulle bancarelle dell’usato e stupirsi di quanto risulti antiquato — perché per fortuna queste cose nel frattempo non le dice più nessuno. In occasione di Archivissima, Murgia racconterà la genesi di questo libro, in che modo si può considerare uno strumento per distinguere in maniera nitida il legame mortificante che esiste tra le ingiustizie che viviamo e le parole che sentiamo: con lei faremo anche un salto indietro nel tempo, grazie al Polo Del ’900 che, attraverso i suoi archivi, testimonia i casi di donne che fin dal dopoguerra hanno lottato per cambiare il sistema patriarcale, anche e soprattutto attraverso il linguaggio e le parole.

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