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Campane di Gemona del Friuli (UD) Glemone - Duomo di Maria Santissima Assunta ~Plenum~ 1 месяц назад


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Campane di Gemona del Friuli (UD) Glemone - Duomo di Maria Santissima Assunta ~Plenum~

PLENUM NEL GIORNO DI CORPUS DOMINI: Domenica 2 Giugno 2024 Corpus Domini Ore 17.30 e 17.45 Plenum per la Santa Messa delle 18.00 e Processione delle 19.00. Duomo Pievanale Arcipretale Decanale Parrocchiale di Maria Santissima Assunta in Gemona del Friuli; Parrocchia del Duomo di Gemona; Arcidiocesi di Udine; Forania della Pedemontana • Collaborazione Pastorale del Duomo di Gemona del Friuli; Comune di Gemona del Friuli; Ente di decentramento regionale di Udine; Friuli - Venezia Giulia (Friuli). Le Campane: Concerto di 4 campane in Sib2 fuse da Daciano Colbachini di Padova (PD) il concerto grande nel 1920, la piccola nel 1984 + un donzello in Re4, fuso da Daciano Colbachini assieme al concerto grande. Il concerto prevederebbe la scala Lidia, ma la 4ª è talmente crescente che rende il concerto secondo l’accordo di di quinta maggiore. Sonello: Re4, fuso da Daciano Colbachini di Padova (PD) nel 1920; C. Piccola: Mi3 crescente, fusa da Daciano Colbachini di Padova (PD) nel 1984; C.Mezzanella: Re3, fusa da Daciano Colbachini di Padova (PD) nel 1920; C.Mezzanona: Do3, fusa da Daciano Colbachini di Padova (PD) nel 1920; C.Grande: Sib2, fusa da Daciano Colbachini di Padova (PD) nel 1920; Curiosità: Il Duomo: Costruito sull'area di una precedente chiesa tra il 1290 ed il 1337, quando venne consacrato dal vescovo di Parenzo Giovanni. Un'epigrafe, murata in facciata, tramanda il nome dell'artefice, Maestro Giovanni, che oltre ad architetto fu anche scultore, ed a lui si attribuiscono il portale e varie sculture che ornano la facciata. Un altro Giovanni, detto Griglio da Gemona, è autore delle due più interessanti opere di scultura in pietra del Friuli del '300. La prima è l'enorme statua di san Cristoforo, alta 7 metri, intagliata in 6 blocchi di pietra e realizzata tra il 1331 ed il 1332. La seconda è la galleria dell'Epifania, costituita da 9 statue che rappresentano, in un continuum narrativo: l'arrivo del corteo dei magi, l'adorazione ed il sogno dei magi. Alcuni storici dell'arte, per l'insieme delle opere realizzate nella prima metà del '300 nell'ambito dei cantieri dei duomi di Gemona e di Venzone, parlano di Scuola di Gemona. La facciata è ornata anche da tre rosoni, di cui quello centrale fu realizzato a Venezia tra il 1334 ed il 1336, dallo scultore Maestro Buzeta. Il portale rinascimentale è opera di Bernardino da Bissone. Da notare, infine, che l'aspetto odierno della facciata risale ad una drastica riforma ottocentesca risalente agli anni 1825-1826. Il duomo è separato dal monte Glemine da una robusta muraglia, che il duplice scopo di proteggerlo dalle frane e di costituire una parte del sistema difensivo della città. Il Duomo fu completamente distrutto dal terremoto del 1976, la sue scosse di settembre più forti di quella di Maggio raserò al suolo il Duomo che fu ricostruito collocando pietra per pietra le pietre originarie, come al Duomo di Venzone. Il Campanile: A sinistra del duomo è posto il campanile, iniziato nel 1341, come riportato da una lapide posta sopra la porta, e terminato nel 1369. È opera di Nicolò e Domenico, figli di Giovanni Griglio. La struttura è costruita con pietre squadrate e culmina con una cuspide in cotto, è alta circa 50 m., la cella campanaria è aperta da tre trifore ed una bifora. Anche il campanile fu completamente distrutto dal terremoto del 1976 e fu totalmente ricostruito, ricollocando pietra per pietra le pietre originarie. Le Campane: Prima del primo conflitto mondiale il campanile del duomo possedeva quattro campane di fattura molto antica, in particolare il campanone venne fuso nel 1467, la seconda nel 1653, la terza nel 1423 e la quarta nel 1532. Il 29 gennaio 1918 anche il campanile del duomo, come tutte le torri della zona, subì la requisizione delle campane da parte dell'esercito austro-ungarico per produrre con il loro bronzo i cannoni necessari alle battaglie, i soldati infatti fecero precipitare le quattro campane dalla cella campanaria causando la rottura della seconda campana e del campanone. Le quattro nuove campane arrivarono a Gemona il 13 giugno 1921 in occasione della festa di Sant'Antonio da Padova, patrono della Città. Nei giorni successivi vennero issate sulla torre campanaria manualmente tramite vari sistemi di corde e grazie all'impegno di decine di parrocchiani. La campana del 1423 salvata, chiamata "campana di Dante", venne posta in esposizione all'interno del duomo, e non insieme alle altre in cella campanaria, per preservare la storicità e la sonorità della stessa. Nel 1976 a causa del terremoto, in particolare con le due scosse verificatesi in settembre, il campanile crollò con le campane ancora all'interno della cella campanaria, nel crollo la quarta campana si danneggiò irreparabilmente e venne rifusa, sempre dalla fonderia Colbachini di Padova nel 1982. CAPITOLI DEL VIDEO: [00:00] Intro e immagini dell’esterno [01:20] Il sonello [01:38] l’ interno [03:16] la vecchia campana [03:25] i 2 Plenum Buona Visione!

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