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Butyriboletus regius, conosciuto anche come Boletus regius o “Boleto reale”, è un vero gioiello del mondo fungino. “Butyriboletus” deriva dal latino “butyrum” che significa “burro”, nome coniato poiché negli stati uniti di fatto questo raggruppamento di boletaceae dall’aspetto massiccio, dalla carne gialla dal sapore dolce viene chiamato popolarmente “butter bolete”, ossia “boleti del burro”., facendo probabilmente anche riferimento alla colorazione del burro chiarificato, o alla superficie che appare leggermente untuosa della cuticola di queste Boletaceae. L’epiteto “regius” proviene anch’esso dal latino, significando “reale” o “regale”, sottolineando così la sua natura maestosa e distinta. Con un cappello dal vibrante colore che oscilla tra il rosso-lampone, e un gambo robusto e spesso, il Boleto reale manifesta una presenza inconfondibile nel sottobosco. L’imenio, o parte inferiore del cappello, si mostra in tonalità di giallo, virando al blu al minimo contatto o lesione. Preferisce terreni calcarei, crescendo in simbiosi con alberi come querce e faggi. Trova il suo habitat ideale in boschi di latifoglie e radure, in particolar modo in aree ben illuminate dal sole. è specie considerata infrequente, ma ha l’attitudine di mostrarsi in abbondanza in talune annate a scapito di altre. Questa specie è diffusa nell’areale del Centro-Sud Europa, in alcune regioni del Nord-America e nel sud-Est asiatico. Nonostante la sua vivace bellezza, il boleto reale è spesso vittima di maltrattamenti da parte di cercatori inesperti o negligenti, rischiando di annientare una gemma del mondo naturale. La distruzione o il danneggiamento del Boleto reale e comunque, di tutti gli organismi fungini non solo svela un’ignoranza del patrimonio naturale, ma compromette anche la sua fruizione da parte delle future