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La D345 1055 sulla Ferrovia Transalpina 9 месяцев назад


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La D345 1055 sulla Ferrovia Transalpina

La D345 1055, ormai di stanza qui in Friuli, è la protagonista assoluta del breve ma significativo viaggio di domenica 24 settembre: Gorizia - Nova Gorica. Il treno storico, partito da Trieste Centrale con direzione Gorizia Centrale e poi Nova Gorica, è stato organizzato in occasione della festa enogastronomica goriziana “Gusti di frontiera”, che vede il centro cittadino trasformato in un grande ristorante internazionale: cibi e bevande da ogni parte del mondo, buona cosa in un periodo dove si parla tanto di muri e poco di ponti: almeno la cucina unisce! Significativo anche il fatto che il treno percorra questo breve tratto, attivato nel 1960, all’interno di una città che fino al 2004 era ancora divisa da un muro, le cui tracce sono ancora visibili in piazza Transalpina, sul piazzale esterno della stazione di Nova Gorica, e che nel 2025 vedrà le due città congiuntamente Capitale Europee della Cultura. La D345, con le oramai note tre Centoporte e il bagagliaio che si alternano, in Regione, fra elettrico, vapore e diesel, arriva in perfetto orario a Gorizia Centrale, dove sui binari 3 e 4, avviene il cambio trazione che porta la locomotiva in testa al treno direzione Nova Gorica. Prima dell’arrivo del treno, sento malignare un ferroviere sul fatto che, se va bene, la manovra non riuscirà in meno di un’ora: puntualmente smentito, perché il tutto avviene in dieci minuti, lasciando anche tempo in abbondanza anche per le fotografie… Alle 11,20 si parte, in perfetto orario, con il convoglio che attraversa il fascio di binari della stazione per inserirsi nel breve raccordo che, fra due ampie curve, entrerà in Slovenia e arriverà, 7,5 Km e un quarto d’ora dopo, sul binario 3 della bellissima stazione di Nova Gorica, sulla ferrovia Transalpina. Qui, una volta scesi i passeggeri, un nuovo un cambio trazione per riportare la D345 in testa al treno direzione Gorizia Centrale, dove avverrà un altro cambio trazione per poi ripartire per Trieste Centrale. Nell’attesa, la nostra è la star della stazione: sotto un cielo sereno e una temperatura non certo da fine settembre, fotografie e filmati a volontà, con i bambini che giocano tranquillamente, senza divieti di sorta, sulla ex FS 940.015, vaporiera italiana caduta in mano jugoslava durante la seconda guerra mondiale e qui rinominata JZ 118.005. Quel 005 sembrerebbe confermare che le locomotive sequestrate fossero 5 e non 4 come si pensava. Sta di fatto che questa è l’unica della serie rimasta e, fortunatamente, è monumentata a Nova Gorica. Più tardi torno per dedicarle qualche ripresa approfittando del fatto che si può tranquillamente salire in cabina ma…sveglierei il tipo che ci sta dormendo dentro. La portella del focolaio è aperta, speriamo bene… La D345 si stacca dal treno e sfruttando il primo binario, si porta in testa al treno; quindi si muove verso la galleria all’inizio della stazione e posiziona il convoglio sul binario 4, lasciando il terzo a disposizione di un locale delle ferrovie slovene che partirà da lì a breve. Qualche ripresa all’esterno, in piazza Transalpina, che trasuda storia, e vado nel caratteristico bar della stazione per mangiare qualcosa. O almeno ci provo, perché il barista, sloveno, credo faccia finta di non capire l’italiano e continua a dirmi “english, english”. Lo capisce solo quando gli dico che non importa, se uno che lavora sul confine con l’Italia non capisce nemmeno “mangiare”, pazienza, andrò a mangiare e a bere da un’altra parte. Così faccio e in un quarto d’ora sono in centro a Gorizia, a Gusti di frontiera, dove l’italiano lo capisce anche il barista dello stand della birra inglese…A metà pomeriggio torno in stazione, prendo il primo regionale per Udine e me ne torno a casa. Grazie per la pazienza, alla prossima!

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