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Vi racconto Artemisia Gentileschi | Giuditta e Oloferne 3 года назад


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Vi racconto Artemisia Gentileschi | Giuditta e Oloferne

Le opere trattate nel video: - Artemisia Gentileschi, Susanna e i Vecchioni (1610), olio su tela; 170×119 cm Collezione Graf von Schönborn di Pommersfelden. - Artemisia Gentileschi, Giuditta e la fantesca Abra (1613 circa); olio su tela, 114 x 93,5 cm; Firenze, Palazzo Pitti, Galleria Palatina. - Orazio Gentileschi, Giuditta con la sua ancella (1607-1608 circa); olio su tela, 136 x 160 cm; Oslo, Nasjonalmuseet. - Artemisia Gentileschi, Giuditta decapita Oloferne (1617); olio su tela, 158,8 x 125,5 cm; Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte. - Artemisia Gentileschi, Giuditta decapita Oloferne (1620-1621); olio su tela, 146,5 x 108 cm; Firenze, Uffizi. Video citato, Giuditta e Oloferne di Caravaggio:    • Giuditta e Oloferne di Caravaggio | A...   Artemisia Gentilieschi è probabilmente la più nota pittrice italiana e figlia di Orazio, anch’esso grande pittore. La sua figura è spesso ricordata per le vicende umane e in particolare per la violenza che subì da ragazza. Il trauma legato allo stupro e poi alle umilianti deposizioni a cui venne sottoposta nel corso del processo intentato dal padre contro il violentatore, la segnarono profondamente ed influenzarono la sua arte. Ma questo non deve farci perdere di vista il fatto che Artemisia, che vediamo in un autoritratto in veste di martire del 1615, è stata una pittrice molto stimata e che raggiunse la piena affermazione anche in vita ottenendo importanti commissioni. Tra le altre cose è stata anche la prima donna ad essere ammessa alla Scuola del Disegno di Firenze. L’opera di Artemisia Gentileschi va come sempre contestualizzata. L’artista si formò nella bottega del padre Orazio, pittore che aveva conosciuto Caravaggio e la stessa Artemisia si ispirò all’opera del Merisi. Tra il padre e la figlia si sviluppò poi un rapporto complesso anche per il carattere forte della figlia che non accettava un ruolo subalterno in quanto donna. Il talento della figlia portò comunque ad una comunione di intenti almeno sul piano artistico e negli anni di formazione le opere di Artemisia si avvicinarono molto allo stile del padre e probabilmente alcune tele furono anche realizzate insieme. L’evento traumatico che sconvolse la sua vita risale al 9 maggio del 1611 quando la pittrice non aveva ancora compiuto 18 anni. L’episodio è stato ricostruito nei dettagli grazie agli atti a noi pervenuti del processo che si protrasse per diversi mesi nel corso dell’anno successivo il 1612. Mentre la pittrice era al cavalletto venne avvicinata da un amico del padre, Agostino Tassi anch’esso pittore di una certa notorietà che frequentava la casa. La violenza si consumò in una camera attigua allo studio. Inizialmente, secondo la mentalità dell’epoca che oggi suona agghiacciante, si cercò di risolvere la situazione attraverso una promessa di matrimonio. Lo stupro era infatti considerato reato ma anche infamante per la donna che lo subiva. Per salvare l’onore, Artemisia ebbe quindi una relazione con Agostino Tassi. Dopo qualche mese si venne però a sapere che l’uomo era già sposato e pertanto Orazio Gentileschi gli fece causa. Il processo fu terribile e Artemisia dovette anche subire delle torture secondo la credenza che i testimoni avrebbero appunto detto il vero solo sotto tortura. Il Tassi venne alla fine condannato a scegliere tra i lavori forzati per cinque anni e l’esilio a vita da Roma. Il pittore scelse l’esilio che grazie a conoscenze altolocate venne ridotto ad un breve periodo di lontananza. E’ indubbio che queste vicende tremende scossero profondamente Artemisia ma allo stesso tempo non sono l’unica chiave di lettura dell’opera di questa pittrice. Attraverso questo video vi presenterò alcuni quadri che ci mostrano Artemisia perfettamente calata nel proprio tempo, sia per le scelte stilistiche che tematiche. Quella che cercherò di far emergere è soprattutto Artemisia come artista, un’artista di grandissimo talento. Cosa pensi Artemisia Gentileschi? Scrivimelo nei commenti! Vuoi supportare il progetto offrendomi un caffè? Clicca qui: https://ko-fi.com/1000quadri​ Contattaci e seguici qui: Email: [email protected] Instagram:   / ​   Facebook:   / 1000quadri  

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